
Il PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza costituisce un’opportunità unica per la crescita del Paese e per un rilancio economico a favore delle generazioni future.
Il PNRR costituisce anche una sfida importante per la Pubblica Amministrazione e per i singoli Ministeri, chiamati ad attuare un Piano articolato e ambizioso.
Il PNRR rientra nel programma NextGeneration EU (NGEU) spesso definito dai media «Recovery Fund» (Fondo per la Ripresa), uno strumento che consentirà ai Paesi membri dell’UE di far fronte ai danni economici e sociali causati dalla crisi pandemica del 2020, e di ricostruire un’Europa post COVID-19, più verde, più digitale, più resiliente e adeguata alle sfide presenti e future.
Le risorse del NGEU finanzieranno i Piani di intervento di ciascun Paese membro (per l’Italia 235 mld).
Italia Domani
ll nostro PNRR, chiamato Italia Domani, è articolato in sei Missioni, le sei aree tematiche principali su cui intervenire, individuate in piena coerenza con i sei pilastri del Next Generation EU. Ognuna di queste Missioni si articola in Componenti, ovvero aree di intervento che affrontano sfide specifiche, composte, a loro volta, da Investimenti e Riforme.
Ministero della Cultura
Il PNRR del Ministero della Cultura si inserisce nella Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo”; stanzia complessivamente oltre 49 miliardi (di cui 40,3 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 8,7 miliardi dal Fondo complementare) con l’obiettivo di promuovere la trasformazione digitale del Paese, sostenere l’innovazione del sistema produttivo, e investire in due settori chiave per l’Italia, turismo e cultura.
All’interno di tale missione, il Ministero della Cultura – insieme al Ministero del Turismo, per quanto di sua competenza – è titolare della componente C3 denominata Turismo e Cultura 4.0 (detta anche “M1C3”), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.2, la quale mira, in particolare, a rimuovere le barriere architettoniche, culturali nei luoghi della cultura italiani pubblici afferenti al MiC (musei, biblioteche, archivi) per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura.
Archivio di Stato di Taranto
Nell'ambito dell'investimento 1.2, l'Archivio di Stato di Taranto è risultato beneficiario di € 15.000 che ha interamente impegnato per l’acquisto di dispositivi hardware e software finalizzati alla rimozione delle barriere fisiche e cognitive e al miglioramento delle modalità di fruizione del patrimonio, per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura.
Il Progetto CUP F59J22001410001, è stato realizzato, nel corso del II semestre anno 2024, attraverso l’esecuzione di tre affidamenti, su tre operatori differenti scelti attraverso il Mercato Acquisti in Rete - MePa. Il Rup nominato ai sensi dell’art. 15 del D.Lgs 36/2023, dopo un’accurata indagine di mercato riguardante i dispositivi hardware e soluzioni software, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi progettuali, ha impegnato l’intera somma per l’acquisto di strumenti tecnologici per favorire l’accessibilità del patrimonio archivistico e libraio, con particolare riguardo agli utenti con disabilità visiva. Per questi motivi, l’investimento ha considerato:
- scanner planetari: tre dispositivi integrati adatti alla digitalizzazione di documenti antichi rilegati, ad acquisire immagini, fotografie, libri, volumi, tavole e disegni; dotati di sistemi di ingrandimento, di riconoscimento dei caratteri (OCR), nonchè di riconoscimento e sintesi vocale, che consentono di leggere e tradurre i testi, riproducendo suoni e parole attraverso un comando vocale;
- ausili e dispositivi informatici per disabili: due personal computer, una tastiera retroilluminata a caratteri ingranditi, un mouse a trackball, una digital board touchscreen, tre lenti di ingrandimento, altri supporti e complementi, per consultare direttamente la documentazione originale cartacea e pergamenacea;
- dispositivi video e amplificazione: quattro microfoni da tavolo, un radiomicrofono gelato, un mixer di gestione microfoni e quattro diffusori da parete, una camera FHD per supportare la creazione e la diffusione dei contenuti culturali prodotti all’interno della sala conferenza e/o della sala mostre dell’Istituto;
Ai sensi dell’articolo 2, comma 1 del DL n. 19 del 2 marzo 2024 è stato effettuato l’aggiornamento dei dati sul sistema REGIS riguardante lo stato di avanzamento del progetto. Gli acquisti sono stati effettuati in ottemperanza al Codice degli appalti D.Lgs 36/2023, utilizzando il MePA
La documentazione amministrativo-contabile relativa ai suddetti finanziamenti, gli atti, nonché l’esito delle procedure sono disponibili nella sezione Bandi di gara e contratti del sito istituzionale della presente stazione oltre che in quella Bandi di gara e contratti del Portale Amministrazione Trasparente del MIC.
L’archivio di Stato spesso confuso come un «magazzino» nell’immaginario comune, tuttavia è «custode» della cultura.
Con questo Progetto l'Archivio di Stato di Taranto ha voluto superare questa condizione statica e ricercarne una più dinamica pronta ad accogliere la «cultura» aprendo le porte ad un pubblico più ampio, inclusivo e non esclusivo, condividere la «cultura» attraverso l’esposizione e la più ampia fruizione di ciò che difende e preserva, sviluppare la «cultura», attraverso lo studio e l’ascolto delle memorie storiche o delle esperienze di vita, che hanno dato forma al Patrimonio Italiano.
“M1C3” Misura 1 - Investimento 1.2 OBIETTIVI ATTESI ► favorire la partecipazione sociale come leva di inclusione e rigenerazione; | Archivio di Stato di Taranto OBIETTIVI RAGGIUNTI ► acquistata strumentazione idonea; |